Cos'è la processionaria

COSA SONO E COSA CAUSANO

Le processionarie sono dei lepidotteri che si annidano sugli alberi, principalmente querce e pini; si tratta della forma larvale delle falene, le comuni farfalle notturne. Sono piccoli bruchi lunghi pochi centimetri ricoperti da una peluria grigio-brunastra. Con i primi caldi lasciano il proprio nido, un bozzolo bianco e morbido simile ad un grosso batuffolo di cotone, normalmente sospeso tra i rami degli alberi, per raggiungere in fila indiana il terreno per trovare l’ambiente più adatto per interrarsi e completare la trasformazione in farfalla. Il periodo critico risulta proprio quello di questa migrazione in quanto il nostro cane può entrarci accidentalmente in contatto o direttamente o con i peli lasciati sul terreno. Proprio questi peli sono pericolosi in quanto contengono una sostanza, la Taumetopeina, fortemente urticante e talvolta allergizzante.

 

Per i nostri animali il pericolo è il contatto diretto con cute e mucose che causa forti irritazioni eritematose, papulo-pustolose; il pericolo principale è ovviamente l’ingestione dei peli ed il loro contatto con il cavo orale. La lingua risulta l’organo più a rischio in quanto al penetrazione dei peli provoca necrosi cellulare con perdita anche di grosse porzioni di tessuto.

 

SINTOMI

Una volta entrato in contatto, il cane inizia a salivare abbondantemente mostrando forte disagio ed irrequietezza. In poche ore la lingua diventa livida e gonfia. Il cane presenta minor vivacità, inappetenza, può presentare vomito e diarrea anche emorragici e difficolta respiratorie.

 

TERAPIA

La prima manovra da fare è sciacquare abbondantemente la bocca con acqua e bicarbonato per allontanare più sostanza urticante possibile. Quindi è necessario recarsi subito dal veterinario. Questo potrà solo ed esclusivamente trattare e curare i sintomi che possono insorgere in quanto un antidoto contro la tossina non esiste.

 

PREVENZIONE

L’unico modo per prevenire il contatto è accertarsi che in zona siano stati eseguiti trattamenti di disinfestazione. Nei periodi a rischio ( da febbraio ad aprile ) bisogna prestare particolare attenzione se si frequentano aree alberate ( soprattutto con pini e querce ) cercando di notare la presenza o meno di vecchi nidi tra i rami e sondando il terreno alla ricerca di eventuali forme larvali

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