La filariosi cardiopolmonare è una malattia parassitaria causata da Dirofilaria Immitis. Le larve microscopiche del parassita vengono trasmesse al cane dalle zanzare. Ospite intermedio, attraverso il pasto di sangue. Colpisce i carnivori domestici, in particolare il cane. Al termine del loro ciclo di sviluppo, circa 6 mesi dopo la trasmissione al cane, i parassiti di D.Immitis raggiungono il cuore e i vasi polmonari e divengono adulti. In questa sede si riproducono, immettendo nuove larve in circolo. Tali larve saranno quindi assunte da una zanzara con un nuovo pasto di sangue, facendo ricominciare così il ciclo.

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Cambiamenti climatici, mutamenti degli stili di vita, movimenti frequenti delle persone insieme ai loro animali domestici, sono stati determinanti per l'arrivo di nuove specie di zanzare (tigre, coreana, ecc.) in grado di trasmettere la malattia e per il prolungamento della stagione in cui il rischio di contagio è reale. Inoltre il parassita della Filariosi cardio-polmonare (Dirofilaria immitis), tipico del Nord Italia, ha ampliato il suo raggio d'azione portando la malattia in zone un tempo classificate non endemiche estendendosi al Centro e al Sud Italia.

I soggetti colpiti iniziano a manifestare tosse persistente; se il danno polmonare si aggrava la malattia si ripercuote sul cuore. I soggetti colpiti sono stanchi, inappetenti e non sono rari gli svenimenti. La  terapia negli stadi avanzati è complicata e prevede l'adozione di misure farmacologiche, che devono essere dosate attentamente dal Medico Veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell'animale.

Anche i gatti sono colpiti dalla Filariosi Cardiopolmonare da D. immitis. Il parassita è esattamente lo stesso che colpisce il cane e medesimi sono i vettori della malattia (zanzare). L’organismo del gatto presenta tuttavia delle peculiarità, che fanno sì che la Filariosi si manifesti in questa specie con modalità molto differenti rispetto a  quelle tipiche del cane. Sono proprio queste peculiarità e le difficoltà diagnostiche della Filariosi Felina che hanno reso difficile ottenere un quadro preciso della patologia, facendone conseguentemente sottostimare la reale diffusione.

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Fortunatamente c’è modo di prevenire tale patologia. Si tratta di somministrare al cane delle molecole particolari capaci di uccidere le microfilarie in circolo prima che arrivino al cuore e si trasformino in filarie adulte. Le formulazioni sono varie: spot on, compresse o iniezione annuale.

Periodici test ematici verificheranno l’efficacia di tali misure di profilassi.

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